TRA CASTELLI, PIEROGI E PIAZZE ANIMATE: LA POLONIA

di Aurelia Cantuti Castelvetri
Polonia e Italia nei secoli hanno avuto sorti simili. Ambedue sono state invase da popoli stranieri e hanno avuto il territorio diviso tra potenze straniere. Sapevate che anche nell’Inno nazionale polacco c’è un richiamo al popolo italiano? Che la Polonia fosse nell’inno di Mameli lo sappiamo già tutti.
Perciò oggi restiamo nella nostra casa europea, perché ha veramente tanto da offrirci.
La Polonia ha un paesaggio collinoso e verde ed è punteggiato da borghi, castelli, preziose chiese lignee e magnifiche città. Consiglio perciò un tranquillo viaggio in auto con partenza e ritorno da Varsavia facilmente raggiungibile con voli diretti. In alternativa oggi tutti i migliori tour operator offrono viaggi organizzati.
La Polonia va assaporata con lentezza, scoprendo un giorno dopo l’altro grandi tesori. Anche la gastronomia ha la sua importanza. Memorabili sono i Pierogi, tortelli ripieni di formaggio, carne, patate molto simili ai nostri. Oppure a Cracovia gli Oscypki piccole focacce che si trovano anche nelle bancarelle.
Un itinerario perfetto va dai 7 ai 10 giorni se si vuole arrivare fino al Baltico alla incantevole Danzica.


La Polonia si svela come una terra di contrasti, bellezza e cultura millenaria, dove il passato si intreccia con la modernità. Cominciamo dunque il nostro itinerario.
Varsavia la capitale, rinata dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, offre un affascinante connubio di storia e innovazione. Il suo centro storico, accuratamente ricostruito, ospita il maestoso Castello Reale, la Residenza Wilanow, il Ghetto ebraico, il caratteristico quartiere Praga, il Palazzo della cultura e della scienza eredità di Stalin e poi le piazze splendide, simboli di una città che ha saputo reinventarsi senza dimenticare le proprie radici.
Si raggiunge Danzica a circa 340 km, fermandosi a visitare Torùn, città del genio astronomico Copernico, Toruń incanta con le sue mura medievali e l’atmosfera fiabesca. Le torri, le piazze lastricate e le case a graticcio fanno di questo borgo una tappa imperdibile. È una delle città medioevali meglio conservate in Europa.
Danzica è il porto sul Mar Baltico, un gioiello di architettura gotica e modernità. Le stradine del centro storico, animate da caffè e botteghe, raccontano la storia di una città che ha saputo essere ponte tra culture e commerci. Piacevolissima la passeggiata tra i canali e nel centro storico e visita obbligata al maestoso e imponente Castello di Malbork sulle rive del fiume Nogat. Costruito nel XIII secolo è il più grande castello in mattoni al mondo ed è ora patrimonio UNESCO.


Si ritorna verso sud, tappa è la città di Poznan a circa 310 km. Antico centro commerciale è il mix di architettura rinascimentale e moderna. È una città dal grande valore storico e di rilevanza nella vita culturale attuale, grazie alle sue università e ai centri di ricerca.
A 180 km si trova Breslavia. Spesso definita la “Venezia polacca” per i suoi 100 ponti e le pittoresche isole sul fiume Oder. Simbolo di Breslavia sono gli Gnomi. Si tratta di oltre 300 statuette di bronzo in diversi angoli della città. Ognuno racconta la propria storia, e nonostante siano oggi più un’attrazione turistica la loro origine ha delle radici storiche legate al movimento anti-comunista degli anni ’80, “l’Alterativa Arancione”.
Finalmente si raggiunge Cracovia a 270 km. Ex capitale del Regno polacco la definirei la Firenze della Polonia, è talmente ricca di storia, con il suo castello, la cattedrale, il centro storico intatto, il quartiere Kazimierz abitato dalla comunità ebraica fino alle deportazioni naziste. E poi il suo gioiello al museo nazionale, il dipinto di Leonardo da Vinci “La Dama con l’ermellino”. Cracovia è una città che per la presenza dell’università pullula di giovani che la animano, portano i turisti su dei piccoli veicoli elettrici a fare il tour della città vecchia. È una città talmente bella che da sola vale un week-end con i voli diretti dall’Italia.

A soli 18 km si trova Wieliczka, una miniera di sale che si cela sotto la superficie della terra. Questo labirinto sotterraneo, con le sue cappelle scolpite nel sale e le sculture particolarissime offre un’esperienza surreale e affascinante, può valere una gita.

A 70 km si raggiunge la città di Oświęcim dove si trova il campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau. Consiglio vivamente una visita per il suo profondo significato storico e umano. La visita può turbare per la vista di luoghi così crudi e disperati ma come sempre non si possono chiudere gli occhi difronte al male.
In definitiva la Polonia è sicuramente uno tra i paesi europei che va assolutamente visitato, affonda le sue radici in una storia lunga e complessa, caratterizzata da eventi significativi che hanno plasmato non solo la sua identità, ma anche quella della nostra casa comune Europa. Inoltre l’alto livello di Hotel e ristoranti e la cura con cui il paese è tenuto potranno soddisfare anche i viaggiatori più esigenti.
Buon viaggio!


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