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EDITORIALE
L’estate italiana è sempre un momento magico, un periodo in cui il nostro paese si trasforma in un vero e proprio paradiso terrestre. Le spiagge splendide, i borghi storici, le colline ricoperte di vigneti e uliveti, tutto sembra risplendere sotto il sole caldo e luminoso. In un’epoca in cui tutto sembra andare troppo veloce e dove la tecnologia ci tiene costantemente connessi al mondo, l’estate italiana è un’occasione per rallentare il ritmo, per godersi il presente e per ricaricare le energie. È un momento di pausa e di rigenerazione, in cui ci si concentra sulle cose veramente importanti e si apprezza la bellezza della vita. Tuttavia, purtroppo, non sempre tutto procede come dovrebbe e ci sono situazioni in cui le vacanze si trasformano in un vero e proprio incubo. Ho vissuto in prima persona un’esperienza terribile in un villaggio di una compagnia italiana conosciuta nel mondo che dovrebbe essere una garanzia per i suoi ospiti, ma così non è stato. Struttura “datata”, cibo di scarsa qualità e servizi inadeguati.
La vacanza, invece di essere un momento di piacere e serenità, si è trasformata in un’esperienza stressante e sgradevole, con conseguenze negative sulla salute e sul benessere degli ospiti. È inaccettabile che in un paese come l’Italia, ricco di bellezze naturali e culturali, ci siano ancora resort quattro stelle gestiti in modo così scadente e poco professionale. Le compagnie italiane che gestiscono questi villaggi dovrebbero fare un passo avanti e investire di più nella qualità dei servizi offerti, garantendo agli ospiti un soggiorno piacevole e all’altezza delle aspettative.
Vorrei ringraziare il nostro redattore della rubrica Il Bazaar della Storia Andrea La Rovere che da questo numero mi affiancherà in qualità di vice direttore.
Buona lettura e buone vacanze a tutti voi!
Chiara Montenero
Direttore Responsabile