RINGO

di Flaminia Casardi


Ringo è la dimostrazione vivente che esistono le persone di buon cuore, tra poco arriva il Natale e questa piccola storia mi è sembrata adatta. Nel palazzo dove vive Alessandra, una mia amica storica, una signora anziana ma non troppo si ammala di un tumore inguaribile, ha un Jack Russell a pelo ruvido, ha il pedigree, è giovane sano bellissimo. La signora piange, che ne sarà di Ringo quando lei non ci sarà più, chi si prenderà cura di lui … La mia amica si dibatte, obbietta che lei ha già Grace, una bastardina dolce ma impegnativa, a lei sembra Miss Mondo, la ama la vizia e comunque come si dice “le basta e le avanza”. Purtroppo il cuore ha la meglio sul buonsenso e alla fine Alessandra promette che se ne occuperà. Ora facile sarebbe immaginarla come la fatina dei cani, una donnina semplice, modesta, un po’ trascurata, dedita a faccenduole domestiche, ma niente di tutto questo! Lei è avvocato, plurimasterizzata, un curriculum da paura, ufficio legale a Roma3, ha collaborato al Teatro India, ha marito, figli e nipoti. Quindi una che si fa un mazzo così, e perdonate il francesismo. Secondo voi poteva avere voglia di un secondo cane? Eppure si è impietosita e lo ha accolto in casa. So che questa potrebbe sembrare la classica storiella a lieto fine, un po’ melensa, ma non è esattamente così. Ringo è una belva, ha la ferocia verso gli altri cani di un mastino a catena, l’addestratore è disperato, i vicini sono scandalizzati, il dog sitter che si occupava di Grace e la portava a socializzare con gli altri cani del parchetto non ci può più andare, se c’è un peloso in vista, deve cambiare strada, tragitto, marciapiede. Quando ci vediamo tra compagne di scuola e tocca a lei invitare, Ringo ci accoglie festoso e scodinzola con aria innocente, è una gara di carezze fino al momento in cui io mi siedo in poltrona e lui mi salta in braccio, dove si addormenta tutto bello acciambellato, come un angioletto. Io lo carezzo e lo cullo, ma so che dentro c’è LA BELVA DI SATANA!

Inconvenienti della vita.

Accetti di essere padrone di un cane, ma è come con i figli, non sei il padrone di nessuno, casomai è il contrario! Buon Natale! 


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