PRODUTTORI INSOSPETTABILI

di Giuliana Duchini


“Il profumo del vino è l’odore della terra in cui nasco e rinasco ogni volta che ci torno. Il sapore del vino mi accompagna e non mi lascia, fa parte della vita come il respiro, mi fa cantare l’anima, mi fa sentire vicino alla gente, mi fa amare più forte. Il vino è nella radice del mio corpo, in movimento, è la sorgente delle note che si aggrappano alla melodia, è l’ebrezza che ti fa sentire di dove sei in mezzo ai campi di ogni paese. È vino quello che vivo.”

Mi piace iniziare questo nuovo articolo con le bellissime parole di Gianna Nannini che esprimono al meglio la passione per la terra, per la vigna, per il vino, che ha conquistato non solo lei ma una serie sempre più numerosa di celebrità che al di fuori della loro veste di cantanti, attori, calciatori, politici, imprenditori, sono diventati bravi produttori.

Ho avuto l’opportunità, diversi anni fa, di poter assaggiare il suo InNno (con tre enne) ad un evento organizzato da Oscar Farinetti proprio per presentarlo al pubblico: un Sangiovese dal bel rosso rubino, con note di viola e amarena e un corpo pieno e appagante. La tenuta sulle colline ad ovest di Siena, La Certosa di Belriguardo, da sempre di proprietà della famiglia Nannini ha ritrovato con Gianna un nuovo splendore e produce circa 60.000 bottiglie all’anno di rossi, ottenuti da uve Sangiovese, Merlot, e Cabernet Sauvignon.

Restando in Toscana e nel mondo della musica, come non citare Sting e i suoi 300 ettari con villa e bosco a Figline Valdarno, che ha riportato in vita un’antica azienda del XVI secolo nella regione del Chianti Il Palagio una volta appartenuta al Marchese di San Clemente. Sting è stato uno dei primi “insospettabili” a voler investire nella terra per trovare nuovi stimoli e stare a contatto con la natura tra un concerto e l’altro. “Il Palagio è come entrare in un dipinto. Ed è uno dei miei posti preferiti sulla Terra”.

Al Bano, la cui famiglia da sempre si è dedicata alla terra, lasciando il piccolo paese di Cellino San Marco per tentare la carriera di cantante, disse al padre” Diventerò un cantante e quando tornerò, costruirò una cantina per dedicarla a te”. La promessa è stata mantenuta e ora l’azienda produce varie tipologie di vino tra cui una dedicata proprio al padre Don Carmelo.

Ma lasciamo il mondo della musica e scopriamo che il simpatico e popolare   presentatore Gerry Scotti lontano dagli impegni televisivi si ritrova in campagna come quando era bambino e aiutava il nonno nella vigna, in un lavoro che era sempre appartenuto alla sua famiglia.

Ha avviato una collaborazione con una storica cantina dell’Oltrepò Pavese, l’Azienda Giorgi, e produce una linea di vini tutti DOC che comprende un Pinot Nero rosato Pumgranin, un Riesling Mesdì, la classica Barbera Regiu’, uno spumante metodo classico a base di Pinot Nero e Chardonnay, uno spumante metodo classico rosato a base di Pinot Nero e in ultimo un particolarissimo rosso di 14,5%, assemblaggio di vitigni autoctoni, Buttafuoco DOC “56”.

Dall’Oltrepò Pavese alla Puglia dove il conosciutissimo e colto presentatore di Porta a Porta, Bruno Vespa si è lasciato incantare dalla bellezza della natura e affiancato da uno degli enologi più quotati, Riccardo Cotarella, ha avviato il suo progetto vino: 32 ettari di vigneto attorno ad una stupenda masseria a Manduria, terra di un’uva unica il Primitivo che ha visto negli anni produrre vini moderni e piacevoli che valorizzano il territorio e i suoi vitigni.

Per questa avventura ho scelto la Puglia, regione baciata da Dio per le meraviglie che la natura riesce ad offrire. Io sono innamorato della Puglia, una terra meravigliosa che ho conosciuto proprio attraverso i suoi vini, come il Primitivo: un vino serio, impegnativo, inconfondibile, ma profondamente bevibile”.

E gli attori? Certo non stanno a guardare.

Ad una degustazione organizzata dalla Fondazione Italiana Sommelier ho avuto il piacere di poter assaggiare l’elegante e attraente Rosé Château Miraval della ex coppia dei bellissimi Angelina Jolie e Brad Pitt. Una bottiglia dalla forma originale ed un vino dal colore rosa cipria pallido con un profumo di frutti rossi e fragoline di bosco e un corpo morbido e minerale, che lascia in bocca una piacevole nota agrumata. Ora l’amore è finito ma i 50 ettari di vigneti di questo splendido posto in Provenza, dopo una lunghissima battaglia denominata “La guerra dei rosé” sembra che siano rimasti a Pitt.

Carole Bouquet dopo una vita come modella e attrice si è innamorata di Pantelleria della sua aria, dei suoi colori, del suo mare e ha intrapreso con non poche difficoltà l’ambizioso progetto di produrre un vino passito. Ha acquistato inizialmente un piccolo appezzamento e successivamente quelli dei piccoli proprietari circostanti e coadiuvata da Donato Lanati, figura di spicco dell’enologia internazionale ci è riuscita ed il suo “Sangue d’Oro” prodotto dall’azienda Serraglia è un vino perfetto per bilanciamento tra dolcezza e freschezza, prodotto da uve Zibibbo, in maniera assolutamente artigianale.

A GianMarco Tognazzi e ai vini della Tognazza ho dedicato il primo articolo che ho scritto su questa rivista. La tenuta, nei pressi di Velletri, ereditata dai genitori, produce etichette dai divertenti nomi dati dal grande Ugo, come il Tapioco (Vermentino e Chardonnay), Voglia Matta (Chardonnay) il Come se Fosse (Sangiovese e Merlot) Antani (Sangiovese, Syrah), Casa Vecchia (Sangiovese, Cabernet Sauvignon) e il Conte Mascetti (Sangiovese, Syrah, Merlot).

E poi politici, calciatori, allenatori, tutti affascinati dal sogno di poter produrre un vino con il proprio nome sopra, ma non basta un articolo per descriverli tutti! Segno che l’uomo qualunque sia il percorso che intraprende resta sempre legato alla terra e ai frutti che questa ci dona.

Per questa degustazione, coadiuvata da un fedele assaggiatore ONAV, propongo alcune bottiglie che sono riuscita a reperire per condividere con i lettori le mie impressioni.

Iniziamo con uno spumante Brut della Tenuta del Palagio (Chardonnay e Pinot Bianco) 11,5% dal brillante giallo paglierino scarico, con una spuma burrosa e un perlage finissimo molto apprezzabile per uno charmat, al naso porge un bouquet di fiori di acacia, frutta a polpa bianca, dove si insinua un lieve sentore di lieviti, per regalare un sorso davvero appagante di freschezza ed eleganza. Passiamo al principe dei vitigni il Riesling con il Mesdì di Gerry Scotti Oltrepò Pavese DOC 2022 un bianco che con i suoi 13% ci regala un’interpretazione moderna di un vitigno austero non per tutti i gusti. Giallo paglierino con riflessi dorati, naso tipico del varietale con profumi di pesca gialla e accenni minerali di pietra focaia e con il suo leggero residuo zuccherino avvolge il palato con una suadente cremosità. Continuiamo con Rosa Rosae Tenuta del Palagio 2023 IGT Toscana (Sangiovese e Syrah)12,5%. Un rosato dal bel colore buccia di cipolla che si manifesta subito con una spiccata personalità; prevalgono all’olfatto sentori di petali di rosa ed una caratteristica nota di Karkadè.In bocca colpisce la sua piacevolezza che invita ad un secondo assaggio, chiudendo con una delicata sensazione di miele.

Terminiamo con un rosso importante di 14,5% Primitivo di Manduria DOC Il Rosso dei Vespa 2022. Rosso rubino con riflessi violacei, inebria il naso con essenze di ciliegie sotto spirito, note speziate di cannella e pepe, e confettura di frutti rossi. I tannini presenti, perfettamente levigati conquistano immediatamente, lasciando spazio ad un assaggio trionfante di emozionanti sapori, con un corpo rotondo ed una lunga persistenza.

Applausi, Applausi, Applausi!

Le foto che corredano l’articolo sono state gentilmente fornite dalle aziende interessate alle quali vanno i miei sentiti ringraziamenti; in particolare la foto di Bruno Vespa sulle botti è del fotografo Massimo Sestini.

Tenuta del Palagio Via Campoli, 104 Mercatale Val di Pesa info@tenutadelpalagio.it 055821630

Ufficio Marketing Fontanafredda S.R.L. Via Alba, 15 Serralunga d’Alba per foto Certosa di Belriguardo.

Giorgi Wines, Frazione Campo di Noce 39/A Canneto Pavese info@giorgi-wines.it 0385261251

VespaVignaioli, Masseria Li Reni Manduria Avetrana Km.3 info@masserialireni.com

Un grazie particolare a Pietro Pellegrino per aver condiviso le mie impressioni sensoriali.


mail: giulianaduchini@womenlife.it