La perla dell’Oceano Indiano: lo Sri Lanka in 10 giorni

di Maria Luisa Migliardi
Sri Lanka, la ex Ceylon, “la lacrima dell’India” come era chiamata ai tempi della dominazione inglese per la sua particolare conformazione, è la sede di 8 siti Unesco: 6 culturali e 2 naturali.
Dopo il volo Ethiad di circa 13 ore con sosta a Abu Dhabi, arriviamo a Colombo, la capitale, e con un pullmino raggiungiamo Dambulla, nel nord est, al centro del cosi detto “Triangolo Culturale”, dove passeremo tre notti nel confortevole Jetwing Lake Hotel (Tel: +94 662040700) con piscina e centro benessere annesso.

Il giorno seguente visitiamo Polonnaruwa, una delle antiche capitali del regno di Sri Lanka, fondata nel X sec., che ricorda un po’ il complesso archeologico cambogiano di Angkor Wat. Visitiamo quel che resta del grandioso Palazzo Reale, detto il Quadrilatero Sacro, che racchiude i monumenti più belli, le grandi Stupa, come la Rankot Vera alta 54 metri, vari monasteri e il Vatadage che custodisce una reliquia e quattro statue di Buddha. Il monumento più importante è il Gal-Vihara, con le sue 3 statue di Buddha scolpite nella roccia, di cui una sdraiato e in restauro. Per il lunch sostiamo in un ristorante locale Primali Gedara con vista sulle risaie dove gustiamo piatti di carne e verdure accompagnati da salse al curry più o meno piccanti, yogurth, peperoncini, arachidi e spezie (zafferano, cannella, cardamomo, ecc.). Una varietà di sapori d’Oriente incredibili e veramente deliziosi. Tornando in albergo, diamo un’occhiata dalla strada al Golden Temple dove c’è un grande Buddha alto 30 m. tutto dipinto d’oro, ma non ci fermiamo. Abbiamo fissato un massaggio ayurvedico tradizionale che inizia stando sedute facendo colare olio caldo sulla testa e sulle spalle; poi ci si stende sul lettino e alternando digitopressione sui piedi e massaggio manuale si lavora con altri oli speziati su tutto il corpo: alla fine il beneficio è fisico, mentale e anche emotivo: ottima scelta imperdibile!

Il terzo giorno ci dirigiamo con il nostro minibus a Sigiriya, considerata l’ottava meraviglia del mondo e chiamata la “Machu Picchu” dello Sri Lanka. La Rocca, fatta costruire nel V° sec. d.C. dal Re Kasyapa su un monolite di origine vulcanica alto circa 200 m., offre un panorama mozzafiato sulla giungla tropicale. Per arrivarci si attraversano bellissimi giardini ma poi bisogna inerpicarsi per 1.200 gradini (2 ore circa) di cui i primi scavati nella roccia e poi, dopo la Terrazza del Leone, su una scaletta di ferro fissata alla parete. Impossibile salire e scendere per chi soffre di vertigini: cioè io.

Terminata la visita ci spostiamo a Anuradhapura, prima capitale religiosa e politica del regno singalese, sorta nel III sec. a.C. e poi abbandonata, sede di un complesso sistema di irrigazione, il Kuttam Pokuna, con vasche e canali per raccogliere l’acqua del monsone. Qui cresce lo Sri Maha Bodhi, discendente diretto di un antico albero sacro (ficus religiosa) sotto il quale, secondo la tradizione buddhista, Siddharta ricevette l’illuminazione. Proseguiamo per la Ruwanweli Maha Seya, un’imponente stupa bianco, ben restaurato che si staglia con i suoi 50 m. nel cielo nuvoloso; all’interno è custodito un grande monolite di cristallo che sovrastava la cupola e alcune reliquie: facciamo un’offerta di fiori e dopo aver girato intorno allo stupa in senso orario, come fanno i devoti pellegrini, ci rimettiamo le scarpe e proseguiamo verso l’Abhayagiri Monastery Complex, una ex scuola di monaci buddhisti.

Il quarto giorno inizia con una sosta in un grande mercato ortofrutticolo dove scopriamo tantissime prelibatezze locali a noi sconosciute come i jack fruit e i caravill gourd, banane rosse e manioca. Poi visitiamo le Rangiri Dambulla Cave Temple, 5 santuari scavati in una roccia alta 150 m., luoghi di pellegrinaggi da 22 secoli. Nelle grotte sono stati costruiti diversi templi con affreschi e statue di Buddha, le effigi più antiche risalgono a oltre 2000 anni fa, c’è n’è uno sdraiato lungo 15 m., la più spettacolare è la grotta del Tempio dei Grandi Re con oltre 16 statue di Siddharta in posizione eretta e 40 sedute.

Il tour procede visitando un giardino di spezie dove compriamo noce moscata, cannella e varie tipologie di curry (Ranweli spice garden a Matale). Proseguiamo poi per Kandy, la città sacra e capitale culturale dello Sri Lanka, nonchè sito Unesco, ricca di edifici coloniali, tra cui il Queen’s Hotel che si affaccia sul romantico lago. Visitiamo il Tempio del Sacro Dente di Buddha: ogni anno tra aprile e maggio la reliquia viene portata in processione su un elefante bianco, per ricordare l’illuminazione e la sua morte.
La mattina del l’1 gennaio ci trasferiamo alla stazione ferroviaria di Nanuoya per prendere il Treno Panoramico che attraversa gli altipiani dello Sri Lanka, ma ahimè siamo circondati dalla nebbia e quindi vediamo a stento le vallate lussureggianti e le vaste piantagioni di riso e di tè. Con il treno arriviamo nella cittadina di Ella e facciamo una passeggiata di 2 km lungo un sentiero tortuoso e fangoso per vedere il famoso Ponte dei 9 Archi; con fatica risaliamo la collina e ci dirigiamo con gioia al Planters Bungalow, un boutique hotel con vista mozzafiato sulla giungla singalese.

Il giorno seguente, dopo le foto alle Cascate di Ravana e aver gustato dei buonissimi scones a Ella nel vecchio Club Inglese ci trasferiamo nello Yala National Park: bella natura ma pochi animali e troppe jeep di turisti in fila per il safari. Esperienza deludente, ma per fortuna il Jetwing Yala Hotel ci conforta con il bel tempo e un servizio impeccabile.

L’ottavo giorno ci spostiamo a Galle, cittadina costiera conquistata prima dai portoghesi, costruttori del Forte, poi dagli olandesi e infine dagli inglesi. L’influenza dell’epoca coloniale è molto evidente; passeggiamo lungo le mura fino al Faro e poi per le stradine della città vecchia dove ci dedichiamo a uno shopping sfrenato: borse fatte con sacchi di riso, batik colorati, pietre semipreziose e tanto altro artigianato locale.
Il viaggio sta per terminare e sulla strada che porta a Colombo visitiamo un allevamento-ricovero di tartarughe marine, facciamo un giro in barca tra le mangrovie della laguna e ci fermiamo in riva al mare per vedere i surfisti che cavalcano le onde e alcuni pescatori che pescano stando seduti su dei trespoli piantati nell’acqua.
L’ultimo giorno in Sri Lanka siamo a Colombo, la capitale, e soggiorniamo nell’albergo d’epoca coloniale Galle Face Hotel, in parte restaurato ma per il resto un po’ délabré. Visitiamo il Tempio di Gangaramaya (dove stagna un odore infernale di guano) e ci rifugiamo nell’interessante Colombo National Museum. Poi shopping finale in un concept store Barefoot (704 Galle Road) dove si può anche mangiare e comprare di tutto, dalle tovaglie ai sottopiatti, ai pantaloni in batik, a vari tipi di tè. Un vero paradiso! E qui termina il nostro viaggio.

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