LA MODA NEI RUGGENTI ANNI VENTI E IL RIVOLUZIONARIO GENIO CREATIVO DI COCO CHANEL

di Cinzia Gordiani


Dopo la Grande Guerra si concretizzò rapidamente una rivoluzione nel modo di vivere delle donne che, avendo dovuto sostituire nei più svariati lavori gli uomini andati al fronte, acquisirono rapidamente le capacità lavorative di questi e presto assunsero nel modo di vivere atteggiamenti fino ad allora “proibiti”. In America i “ruggenti anni venti” consentirono alle donne di conquistare nuove libertà lavorando in ufficio, guidando l’automobile, fumando in pubblico, praticando lo sport e conquistando il diritto al voto.

La moda cambiò, venne l’epoca delle Flappers, ragazze che frequentavano i locali dove si suonava il jazz e si ballava il Charleston.

Flappers.

Le linee divennero dritte e morbide, la vita bassa sui fianchi, gli abiti corti e sfrangiati, i capelli a caschetto detti alla “garçonne” e cappelli a cloche.

La Moda per il giorno si ispirò a quella maschile, tailleurs pantaloni, camicie con cravatte e scarpe basse.

Per la sera si indossavano corti abiti sottoveste e fasce ricamate sui capelli. Era l’epoca di Josephine Baker e di Rodolfo Valentino e la magia creativa di Cocò Chanel iniziava ad affermarsi.

Gabriel Bonheur Chanel in arte Cocò, è stata indiscutibilmente la più famosa e imitata stilista del 900. Nata in una cittadina della Loira nel 1883 da una modesta famiglia e rimasta orfana di madre, fu mandata dal padre in un convento orfanatrofio dove imparò a cucire. Lasciato il convento, si trasferì a Moulins dove lavorò per qualche tempo come sarta ma, presto, preferì divenire cantante in un cabaret ed in quel frangente cambiò il suo nome in Cocò.

Qui, con l’aiuto del suo amante, l’ufficiale di cavalleria Etienne Balsan, ricco industriale tessile – che la finanziò e la introdusse nella buona società parigina – aprì a Parigi in rue Cambon il suo primo negozio di cappelli, dove iniziò la scalata al successo.

Nel 1913 inaugurò a Deauville un esclusivo negozio ed una casa di mode a Biarritz, questa volta fu finanziata dal suo nuovo amante Boj Capel.

Dotata di grande capacità già nel 1917 aveva realizzato una azienda con trecento lavoranti e restituito al Capel il prestito, confermando così la propria immagine di donna indipendente e di capace imprenditrice.

Conquistò il pubblico femminile creando una Moda moderna, semplice, pratica, comoda da indossare e realizzata prevalentemente in tessuti di jersey, con accenti androgeni ma guarnita da gioielli di perle vere e diamanti mischiati ad una bigiotteria di perle e strass. Spingendo così le donne ad eliminare il corsetto ed ad indossare i pantaloni.

Famosissimo è il suo mini abito nero “petite robe noire”. 

Nel 1921 creò il leggendario profumo Chanel numero 5, il cui nome deriva dai tentativi necessari per realizzarlo.

Cocò era dotata di una forte personalità ed essendo molto indipendente allacciò diverse relazioni con importati uomini del tempo, come il compositore Strawinsky, il Duca Dimitri di Russia cugino dello zar Nicola II e il Duca di Westminster.

    Cocò con il Duca di Westminster

Quest’ultimo Le presentò il produttore americano Samuel Goldwin il quale volle che vestisse le attrici di Hollywood del momento, Gloria Swanson, Greta Garbo, Marlene Dietrich e Rita Hayworth.  

Con l’arrivo della Seconda Guerra Mondiale, chiuse tutti i negozi tranne la profumeria e a Parigi, dove si era trasferita, intrecciò una relazione con il barone tedesco Hans Gunther von Dincklage, alto ufficiale nazista, che le costò – a fine guerra – l’accusa di collaborazionismo e spionaggio. Fu per questo arrestata esuccessivamente rilasciata. Purtroppo la sua immagine ne venne fortemente compromessa e per questo si trasferì a Losanna, dove restò fino al 1954, anno in cui tornò a Parigi. Qui presentò la sua collezione dove apparve il leggendario tailleur in tweed e la mitica borsa 2.55, nome derivato dalla data della sua creazione ma detta anche Flap Bag. Fu allora che riconquistò il pubblico francese ed il successo.

 I suoi capi vennero indossati da Michèle Morgan, Romi Schneider e nei tempi più recenti, Elisabeth Taylor, Grace Kelly e Jackie Kennedy. Aver vestito tutte questa celebrità le procurò una fama ed un successo mondiale.

Nessuno stilista ha avuto la creatività di Cocò, la sua Moda è stata piena di intuizioni geniali e di una assoluta modernità. Le sue creazioni primeggiano ancora oggi nei guardaroba delle figure femminili più importanti e sono ambite da chiunque possa o non possa permettersele.

Negli ultimi anni di vita, trascorsi quasi in solitudine continuò a creare modelli ed ebbe come assistente il giovane Pierre Cardin che divenne in seguito un famoso stilista.

Cocò Chanel visse una vita libera e piena di soddisfazioni ma morì sola, nonostante avesse avuto svariati amori.

Si spense nell’Hotel Ritz di Parigi, dove aveva vissuto per circa 30 anni, era il 10 Gennaio 1971.


cinziagordiani@womenlife.it