LA DERIVA DELL’ESTETICA
di Carlo Gasperoni
Ormai nei congressi di chirurgia plastica vengono portati sempre più argomenti che cercano di definire cosa sia bello e cosa sia normale. Insomma si cerca di far capire a chi deve operare cosa è un risultato bello e cosa fare per ottenerlo. Questa è una cosa a mio parere incredibile, se non distingui il bello dal brutto non ti devi occupare di chirurgia estetica! La bellezza è indefinibile, per questo non può essere ingabbiata in canoni rigidi e non può essere spiegata!
Un volto anziano è scarno uno giovane è pieno, non grasso proprio, ma pieno, infatti con gli anni si perdono i volumi tipici della gioventù. Si dice la vecchietta e non la vecchiona perché la colonna vertebrale si accorcia, gli occhi si affossano e compaiono le borse, ma sotto alle borse c’è un solco, le cosiddette occhiaia, espressione della discesa dei tessuti intorno agli occhi si, ma anche della riduzione del grasso sotto orbitario. Va da sé che i volumi devono essere riportati al loro posto se sono dislocati in basso a causa della forza di gravità, e devono essere ripristinati se si sono riassorbiti. Quindi occorre farsi spiegare bene come si intende procedere durante l’intervento. Per esempio nella chirurgia delle palpebre si riduce la sovrabbondanza di pelle e le borse, ma questo va fatto con arte per non trasformare lo sguardo e soprattutto per non produrre risultati con occhi vuoti, che sembrano piccoli piccoli a causa di una eccessiva rimozione di pelle o di grasso. Spesso il grasso va rimpiazzato anche nelle palpebre, cosa che mi capita di fare spesso ormai in persone operate malamente, senza una visione di cosa sia bello e cosa sia grottesco.
Vi è poi un altro fenomeno che sta avvenendo in questa epoca: il rifiuto della bellezza naturale e il desiderio di una bellezza artificiale, qualcosa che non esiste in natura; occhi di gatto, Foxy Eyes, nasi finti che più finti non si può, e pensare che ne è dovuta passare di acqua sotto ai ponti per passare dai nasi stereotipati ai nasi normali! Labbra improponibili e seni assurdi! Ma dove si andrà a finire?
Per fortuna esiste ancora chi sa fare, chi ha gusto, ma occorre sapere scegliere il chirurgo. Meglio di esperienza, conosciuto non già sui social ma attraverso il passaparola.
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