LA BELLEZZA NON HA ETÀ

di Carlo Gasperoni
Con l’inizio dell’anno si fanno buoni propositi, si cerca di stare meglio, di raggiungere una forma fisica che permetta di vivere bene, in salute. Poi in primavera ci si accorge che i buoni propositi sono rimasti solo propositi, ma l’estate è in arrivo e il corpo non è quello che si vorrebbe mostrare sulle spiagge. Ed ecco che arriva il pareo: quella specie di indumento che assume il ruolo di velo pietoso sotto al quale nascondersi. Se ci si lascia andare la china si fa sempre più difficile da risalire. Di maggior soddisfazione è invece pensarci per tempo, sia per l’anno in corso che per quelli futuri. Giusto ieri una paziente mi ha mandato una foto in topless ringraziandomi del seno che le ho fatto quindici anni fa. Ancora felice. Si perché, così come quando si compra un capo di classe lo si ama per tanto tempo, un intervento ben riuscito rende felici per tanto tempo. È chiaro che il tempo non lo si può fermare, ma un conto è vivere il tempo bene, in eleganza, e un conto è trascinarsi in un corpo che mentalmente non ci appartiene più. A volte mi domandano: quale è il momento giusto per farsi un lifting del viso? La mia risposta è: quando ti guardi allo specchio e ti rendi conto che il viso è invecchiato, che avrebbe bisogno di essere rinfrescato. A questo punto il pensiero va a tutti i mascheroni ambulanti che si incontrano in giro, e ci si tira indietro. Riflettiamo! Possibile che il lifting invece di migliorare l’aspetto lo peggiora? Ovviamente no. Quando una cosa sembra finta vuol dire che non è stata fatta bene, perché l’occhio percepisce tutto quanto è strano invece quello che va bene si pensa sia naturale. Quindi si tratta, a parità di capacità chirurgica, si scegliere chi ha le capacità artistiche tali da rendere tutto naturale, e questo non è da tutti. Una signora alla quale ho fatto un lifting col quale ho rimosso ben cinque centimetri di pelle di troppo, si lamentava che nessuno se ne era accorto. Per me invece era un grande complimento, perché evidentemente era così benfatto che non si percepiva l’opera del chirurgo. Poi una sua amica è andata da in altro chirurgo che invece le ha stravolto il viso. A questo punto ha apprezzato il lavoro da me fatto e mi ha confessato che in realtà una persona si era accorta del suo intervento e le aveva detto che era un capolavoro. Sì perché individui molto osservatori si accorgono anche di piccoli cambiamenti, ma il novantanove per cento della popolazione non è osservatrice, e vede solo quello che colpisce perché è strano. Strano già sarebbe in complimento, il più delle volte mostruoso. Mentre il viso lo si espone tutto l’anno, il corpo lo si espone l’estate, quando gli abiti coprono di meno e i costumi da bagno ancora meno. Ma cosa si può fare? Per gli accumuli di grasso la liposuzione, per una pancia che ha ceduto con la gravidanza una addominoplastica, per un seno che è calato esiste la mastopessi, che nella maggior parte dei casi neanche richiede l’uso di protesi, le braccia che non rispondono a trattamenti con radiofrequenza possono essere rimesse a posto in day hospital, insomma, oggigiorno ci sono le armi per vincere tanta battaglie contro il decadimento del fisico, e che ci permettono di affrontare il giorno dopo giorno della vita con il sorriso, in modo che il pareo sia un ornamento e non la copertella di Linus.
Carlo Gasperoni
www.carlogasperoni.com
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