I VINI UNICI
di Giuliana Duchini
Tutti i vini a loro modo sono particolari ma alcuni lo sono più di altri per tipologia di coltivazione, luogo, condizioni climatiche e per il sapiente lavoro dell’uomo che partendo dal semplice vitigno è in grado di creare qualcosa di speciale. È un po’ il sogno di quanti fanno con passione questo mestiere: lasciare il segno con un vino unico.
Immaginare, intuire, provare, correggere e infine riuscire!
Alla ricerca di questa tipologia di vino, durante le mie vacanze in Sicilia, sono stata a visitare la Tenuta GorghiTondi a Mazara del Vallo. Il nome deriva da una serie di laghetti di origine carsica dalla perfetta forma tonda che ora fanno parte di una bellissima riserva naturale del WWF ricca di vegetazione mediterranea, che vive e mantiene intatta la sua biodiversità grazie alla gestione equilibrata e virtuosa dell’azienda biologica che “punta a restituire continuamente il bene che trae dalla terra”.
Le uve coltivate sono per la maggior parte autoctone come Zibibbo, Catarratto, Frappato, Nero d’Avola ma è soprattutto la varietà Grillo che trova in questo territorio il suo luogo di elezione. Utilizzata prevalentemente per ottenere il Marsala e nata nel 1874 ad opera del barone Antonio Amendola (agronomo e ampelografo) da un incrocio tra Zibibbo e Catarratto, quest’uva racchiude in sé la vigoria del Catarratto che le consente di resistere al caldo e alla siccità mentre lo Zibibbo le dona una grande aromaticità.
E proprio da questo vitigno nasce un vino raro che trova una collocazione importante nel panorama dei vini dolci naturali unico nel suo genere: il Grillodoro, un vino dolce “muffato”, prodotto da uve surmature attaccate dalla cosiddetta muffa nobile (Botrytis Cinerea) che si sviluppa in pochi posti al mondo per una serie di condizioni ambientali e climatiche irripetibili. L’alternanza di umidità, vento, caldo asciutto e vicinanza al mare dei vigneti sono i fattori che qui favoriscono la generazione di tale fenomeno.
Ad esempio in Francia le uve che vengono utilizzate (Sémillon, Sauvignon Blanc, Muscadelle) per produrre uno dei più famosi vini muffati al mondo il Sauternes si trovano in condizioni ambientali molto particolari: l’incontro tra le fredde acque del piccolo fiume Ciron, con le acque più calde della Garonne provocano alla fine di settembre le nebbie mattutine che salgono lentamente dai due fiumi per dissolversi al sorgere del sole. Le nebbie, intrappolate dal bosco delle Landes, coprono i vigneti, favorendo lo sviluppo della muffa.
La cantina della tenuta, che ha la tipica struttura del “baglio” siciliano, una sorta di fattoria fortificata con un ampio cortile nel mezzo molto diffusa in questa splendida regione, è delimitata dai vigneti e da alte palme che le danno un aspetto esotico. Si resta abbagliati dalla limpidezza dei colori che la circondano: il verde dei filari e l’azzurro intenso del cielo. Il mare è molto vicino e si fa sentire con una brezza rinfrescante.
Una volta varcato il maestoso portone veniamo accolti con cordialità da Giovanni l’Hospitality Manager, ci accomodiamo all’ombra del lungo e fresco porticato che circonda il grande cortile e nell’attesa ci viene offerto un calice di Catarratto piacevolmente freddo, un’ospitalità generosa che fa subito sentire a proprio agio. Dopo una gradevole passeggiata per giungere ad un punto panoramico da cui osservare l’oasi e i gorghi tondi, la visita è proseguita nella moderna cantina e sontuosa barriccaia la cui architettura è perfettamente in sintonia con lo stile del baglio che la racchiude: pavimento in cotto e soffitto bianco dove una serie di arcate si susseguono dando un senso di infinito per custodire barriques e botti grandi nonché una collezione di tutte le annate dei vini più importanti.
A questo punto arriviamo ad una confortevole e luminosa sala per la degustazione, che verrà abbinata a gradevoli finger foods di prodotti locali per assaporare al meglio ogni vino.
Si inizia con Palmarès brut 11% uno spumante metodo Martinotti a base di uve Grillo.
Dal bel colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdolini. Solleticano il naso, sospinti dal perlage, profumi di fiori di campo e mela verde. Al palato risulta di buon corpo con sentori di frutta a polpa bianca e una sottile nota agrumata. Degustato con una mortadella artigianale aromatizzata alle bucce di arancia: perfetto!
Come secondo assaggio Midor Sicilia DOC 2023 (100%Catarratto)12,5%. Colore giallo paglierino tendente al verde delle prime gemme, davvero un colore incredibile, come lo è il suo profumo che rimanda ai fiori di sambuco e lo rende indimenticabile; seguono note agrumate e fiori di zagara. Nel sorso avvolgente si ritrovano il sambuco e un’esplosione di fiori come acacia e ginestra, chiudendo con un’ottima persistenza ed un finale delicatamente ammandorlato. L’accostamento ad un formaggio pecorino di media stagionatura invoglia ad un bis!
Dopo due bianchi è la volta di un rosso Dumè Sicilia DOC 2023 (100%Frappato)12,5%. Colore rosso rubino chiaro molto trasparente e luminoso. Servito fresco e abbinato ad un assaggio di “pane cunzato” è stato davvero una piacevole scoperta. Il suo profumo è una perfetta combinazione di frutti rossi come lamponi, ciliegie e fragoline. Al palato risulta subito godibile per i suoi tannini impercettibili e appagante con le note di melograno e spezie.
Ed infine chiudiamo con Grillodoro Vendemmia Tardiva Sicilia DOC (100%Grillo)13,5%.
Dorato, luminoso, ambrato, incanta già dal colore. Al naso sprigiona un elegante bouquet di miele d’acacia, albicocca disidratata, fiore di gelsomino e una leggera venatura speziata che ricorda lo zafferano. La sua dolcezza ben bilanciata seduce il palato con una consistenza setosa e l’abbinamento perfetto con una petite pâtisserie a base di pasta di mandorle ne hanno fatto una degustazione indimenticabile!
Tenuta GorghiTondi-Contrada San Nicola-Mazara del Vallo (TP)- Tel.0923 719741
info@gorghitondi.it
mail: giulianaduchini@womenlife.it