I NUOVI TRENI DI LUSSO MADE IN ITALY. IN VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE DEL PAESE.

di Enrico Massidda


La Dolce Vita Orient Express, la scelta di un binomio che ricorda due ere diverse. Entrambe all’insegna dell’innovazione e del lusso che ne è parte integrante, con IL TRENO da protagonista, come sempre accaduto nella storia moderna. Convogli che hanno fatto e continuano a far sognare intere generazioni per l’accurata raffinatezza con cui sono stati concepiti già oltre 140 anni orsono. Un’idea del mitico ingegnere e imprenditore belga Georges Nagelmackers, realizzatore del leggendario Orient Express attraverso la creazione della Compagnie Internationale des Wagons-Lits che con i propri treni di lusso impresse un determinante contributo ai primi passi di una allora ancora avveniristica integrazione tra le Nazioni europee. Avventura, perché all’inizio di proprio ciò si trattò, cominciata il 4 ottobre 1883 con la prima partenza da Parigi Gare de l’Est per Costantinopoli, l’odierna Istanbul. L’Orient Express, con le sue carrozze artisticamente arredate per un confort ineguagliabile e con servizi a bordo del livello dei più rinomati alberghi internazionali, divenne da subito simbolo di lusso e glamour. La vita dell’Orient Express come collegamento regolare, dopo interruzioni per le due Guerre mondiali, si concluse di fatto nel 1977 a causa della concorrenza dei trasporti aerei. Con il non facile reperimento e recupero di un limitato numero di carrozze d’epoca opportunamente restaurate, il convoglio è tornato a viaggiare grazie alla  Belmond Management Limited, in precedenza nota come Orient-Express Hotels Ltd, attraverso numerosi collegamenti internazionali, alcuni dei quali fanno periodicamente tappa anche in stazioni italiane.

Dopo alcuni anni di minuziosa messa a punto con alla base accordi strategici tra il Gruppo Ferrovie dello Stato, il possessore del prestigioso storico marchio e Arsenale Spa., società che tra l’altro si occupa appunto dello sviluppo di crociere di prestigio su rotaia a livello mondiale, il 4 aprile scorso, dalla storica stazione Ostiense di Roma ha preso il via l’ambizioso progetto del primo treno di lusso interamente made in Italy. Destinazione iniziale Montalcino, indiscussa patria del celeberrimo Brunello e di altri altrettanto apprezzati vini che “nascono” da quel prestigioso fazzoletto di terra toscana. Trenta i fortunati passeggeri di questo viaggio inaugurale. Rigorosa la riservatezza sull’identità dei partecipanti, in ogni caso certamente più che VIP. Due giorni e una notte su un percorso ferroviario quasi dimenticato, rigorosamente da “turismo lento”, con binari che non hanno mai conosciuto l’ebbrezza della velocità. Rotaie, come non poche di altre zone, portate a nuova vita soprattutto per iniziativa del Direttore generale della Fondazione Fs, l’ingegner Luigi Francesco Cantamessa Armati, nonché Amministratore delegato di TTI, acronimo di Treni Turistici Italiani, società di recente costituzione, anch’essa parte del Gruppo FS. Il programma prevede per il momento una decina di itinerari, con soggiorni in treno di una o due notti, e “visite guidate” con momenti di svago per degustazioni tipiche ed “attrazioni culinarie” attraverso i luoghi più rinomati e suggestivi di quei tanti frammenti caratteristici d’Italia che tutto il mondo ci invidia e che fanno del nostro “Bel Paese” un concentrato unico appunto delle più alte espressioni di storia, arte, cultura, agricoltura, gastronomia…e non solo.

Dopo la prima partenza dedicata a Montalcino con il “Viaggio tra i Vigneti Toscani”, a seguire “Venezia e la Toscana”, “Venezia & Portofino”, “I Sassi di Matera”, “La Via del Tartufo” (Da Roma al Monferrato, una serie infinita di meraviglie piemontesi. E come tocco finale, i prelibati tartufi accompagnati da vini d’eccellenza), “Le Coste della Sicilia” (dai palazzi di Palermo ai tesori di Taormina), “Da Roma alla Sicilia” e “Dalla Sicilia a Roma”. Non manca poi la possibilità dell’organizzazione di tour personalizzati.

Per i prezzi, non c’è che da tenersi forte: “passaggi” che vanno da poco più dei 3 mila euro a persona per le “sistemazioni a bordo più semplici e di una sola notte”, a costi, a seconda delle destinazioni e sistemazioni scelte, del doppio e anche ben di più. Ovvero (almeno per il momento) fino ai 9.840 euro, per il Tour della Sicilia da Roma (due notti e tre giorni).

All’inaugurazione del 4 aprile, La Dolce Vita Orient Express (più semplicemente noto anche come Treno della Dolce Vita) era composto da sei carrozze: quattro con letti, una ristorante e una bar. Ma a regime è prevista la composizione di 12 carrozze, per un totale 31 cabine, di cui 18 suite, 12 deluxe e la Suite La Dolce Vita, per complessivi sei convogli completi. Il treno – realizzato appunto da Arsenale e Orient Express – è frutto di uno scrupoloso processo di restauro. A bordo, il design degli interni è opera di Dimorestudio firmato dai titolari Emiliano Salci e Britt Moran che hanno reinterpretato lo stile ferroviario italiano rendendo omaggio a icone del design come Giò Ponti, Nanda Vigo, Gae Aulenti e Osvaldo Borsani. Materiali pregiati e soluzioni artigianali richiamano l’eccellenza del Made in Italy. Coppia creativa che vanta, tra l’altro, la boutique di Fendi a Londra e quella di Pomellato in via Montenapoleone a Milano.

Ma il piatto forte de La Dolce Vita Orient Express è l’aspetto culinario, rappresentato appunto dall’offerta gastronomica sulle accoglienti tavole dalle pregiate stoviglie e cristallerie dei suoi vagoni ristorante. Heinz Beck, tre stelle Michelin, è l’ideatore di portate in perfetta sintonia con i luoghi visitati con la preparazione di pietanze a base di ingredienti stagionali, per di più a Km zero. Nel convoglio non poteva mancare la carrozza bar, con tanto di pianoforte, dove sorseggiare aperitivi, cocktail d’autore e altre bevande accompagnate da musica. Gli ospiti sono anche assistiti da servizio concierge per esperienze su misura durante le soste. Personale di bordo e di terra elegantissimo in divise blue e arancio,

Il primo treno di lusso made in Italy è il risultato di un più che complesso restayling di 50 carrozze del modello Z1 dismesse dal servizio InterCity di Trenitalia. Un cosiddetto “revamping” realizzato nelle Officine CPL di Brindisi e della OMER di Carini, vicino a Palermo. Un’operazione che ha dato vita alla prima consistente flotta ferroviaria privata al mondo che, una volta a regime, comprenderà così, come detto, sei interi convogli operativi.

Un’ultima nota è dedicata alla esclusiva Lounge di accoglienza di 200 metri quadrati all’interno della stazione Ostiense, magistralmente allestita dal designer parigino Hugo Toro. Alle pareti opere d’arte e foto in bianco e nero che evocano il viaggio, pavimenti originali recuperati, arredo sontuoso, bar ornato da piante con il verde riflesso su tavolini in vetro. Un attestato di Buon Viaggio in sintonia col sogno che si sta per realizzare.


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