A NATALE PUOI. CONSIGLI PER UNA FESTIVITÀ SOSTENIBILE

di Madia Mauro


Recenti studi hanno dimostrato che tra alberi, regali e sprechi alimentari a tavola, l’impatto delle attività umane durante le festività natalizie raggiunge le vette più alte dell’anno, con un aumento del 6 per cento di emissioni di CO2 e l’utilizzo di oltre 125mila tonnellate di plastica. Secondo la Società italiana di medicina ambientale (Sima), addobbare l’albero e decorare la casa con luci e catene luminose produce in Italia, nell’intero periodo di festa, fino a 20mila tonnellate di CO2 che vengono immesse nell’atmosfera. Per non parlare dei regali fatti e ricevuti che finiscono in discarica perché indesiderati (l’8%), gli sprechi alimentari (circa 500 mila tonnellate di cibo) e la circolazione di tessuti e abbigliamento che derivano dal fast fashion, responsabile del 10% dell’inquinamento globale, aggiudicandosi il secondo posto come settore più inquinante al mondo, dopo quello petrolifero.

Questo Natale decidiamo di regalare rispetto e amore a noi stessi e al Pianeta!

Per favorire la sostenibilità ambientale non servono grandi azioni. È, infatti, possibile essere parte del cambiamento con una semplice modifica delle abitudini di acquisto e consumo, ossia partendo dal presupposto che tenere vive le tradizioni che rendono magico il Natale non richiede l’utilizzo smisurato di oggetti destinati a diventare rifiuti.

Secondo Zero Waste Canada, durante le festività natalizie, la quantità di rifiuti domestici può aumentare addirittura del 25%, riferibile al numero di regali e imballaggi utilizzati. Spesso si tratta di oggetti che si inseriscono in un ciclo di fruizione breve, cadendo in disuso o diventando obsoleti nel giro di poco.  Optare per la scelta di regali più duraturi, utili e rispettosi dell’ambiente, è una soluzione sostenibile.

Per le confezioni regalo, per esempio, non servono necessariamente buste natalizie e nastri o coccarde in plastica. Si può optare per un pacchetto personalizzato a costo zero e senza sprechi o per materiali alternativi come giornali, ritagli di stoffa o carta da pacco usata in precedenza o addirittura riciclare qualcosa per confezionare regali unici e originali.

Albero vero o sintetico? La produzione di un albero sintetico provoca emissioni dannose anche se può essere riutilizzato per molto tempo. L’alternativa è un albero vero, a condizione che lo si possa poi piantare o piante già presenti in casa, da adornare per l’occasione.Originale e incantevole l’albero realizzato con gli oggetti presenti in casa, come i libri: un vero concentrato di cultura e speranza. Per gli addobbi luminosi il consiglio è di prenderelampadine a basso consumo, da non tenere comunque accese tutto il giorno. Grazie alle luci a LED è possibile risparmiare fino al 75% sui consumi di energia elettrica rispetto alle luci a incandescenza.

Uno dei problemi principali delle festività riguarda lo spreco alimentare. Per ridurre l’impatto legato al trasporto e alla produzione intensiva di molti alimenti, come la carne, sarebbe opportuno portare a tavola prodotti provenienti il più possibile da agricoltura biologica, locali, stagionali e liberi da OGM e limitare il consumo di frutta esotica.

Occorre, poi, differenziare correttamente i rifiuti scartati: il cibo nell’umido diventa compost per le piante, mentre gli imballaggi vengono destinati a un nuovo ciclo. Anche la tavola va allestita in modo sostenibile, eliminando piatti, cannucce e bicchieri di plastica monouso. In tal modo si contribuirà a ridurre la quantità di rifiuti che finisce nelle discariche e negli oceani.

Ancora un dato allarmante: oggi si acquista il 400% di vestiti in più rispetto al 2000. Ma dietro al costo basso si nascondono spesso lo sfruttamento dei lavoratori e l’inquinamento ambientale. 

Affinché il Natale sia davvero green è necessario abbandonare la moda usa e getta (fast fashion), fatta di capi realizzati in fibre sintetiche, derivate da petrolio e gas, che non sono riciclabili e producono migliaia di microplastiche a ogni lavaggio, e utilizzare capi di seconda mano o realizzati con materiali naturali più duraturi e riparabili. Questo non solo favorirà una riduzione dell’inquinamento ma promuoverà anche uno stile di moda – e di vita – più consapevole e rispettoso.


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