“TEDDY” DI JASON REKULAK

di Anna Maria Pierdomenico
Teddy di Jason Rekulak è un thriller psicologico avvincente, capace di trascinare il lettore in un crescendo di tensione e mistero. Fin dalle prime pagine si percepisce un’atmosfera inquietante, costruita con sapienza attraverso una narrazione in tempo presente che, solitamente, non preferisco, ma che in questo caso funziona perfettamente. La scelta stilistica rende la lettura più immersiva e contribuisce a creare un senso di urgenza che accompagna ogni svolta della trama.
La storia segue una protagonista ben caratterizzata, una baby-sitter che accetta un incarico in una casa dall’apparenza tranquilla, ma che ben presto si rivela teatro di eventi sempre più strani. Rekulak gioca abilmente con la percezione della realtà, facendo leva su dettagli ambigui e situazioni che mettono in discussione la lucidità della protagonista e la verità degli eventi. Questo crea un perfetto equilibrio tra suspense e incertezza, spingendo il lettore a interrogarsi continuamente su cosa sia reale e cosa no.
Uno degli aspetti che ho apprezzato maggiormente è il ritmo del romanzo. La tensione non cala mai, con capitoli brevi e incisivi che alimentano il desiderio di continuare a leggere. Ogni rivelazione porta con sé nuove domande, e l’autore è bravo a gestire i colpi di scena senza renderli forzati o eccessivamente prevedibili.
La costruzione psicologica dei personaggi è un altro punto di forza. La protagonista è credibile nelle sue reazioni, e il senso di isolamento e paranoia che cresce nel corso della storia è reso in modo eccellente. Anche i personaggi secondari sono ben tratteggiati e contribuiscono ad alimentare il senso di inquietudine che permea il romanzo.
Se devo trovare un piccolo difetto, direi che alcuni dettagli della risoluzione finale non mi hanno del tutto convinta. Senza entrare nei dettagli per evitare spoiler, ho trovato certe scelte narrative meno efficaci rispetto alla tensione costruita in precedenza. Tuttavia, questo non compromette il valore complessivo del romanzo, che riesce comunque a regalare un’esperienza di lettura coinvolgente.
In definitiva, Teddy è un thriller ben scritto, con un’ottima gestione della suspense e una protagonista con cui è facile entrare in empatia. Il ritmo incalzante e l’atmosfera sempre più opprimente lo rendono un libro difficile da mettere giù. Consigliato a chi ama i thriller psicologici che giocano con la percezione della realtà e lasciano il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

