IL CASTELLO DI SEMIVICOLI

di Giuliana Duchini
Affacciato a più di 300 metri slm. sulla splendida vallata del fiume Foro e dei suoi affluenti, lo sguardo che domina la Majella e il Gran Sasso e si perde verso l’azzurro dell’Adriatico, si erge il Castello di Semivicoli, edificato tra il XVII e XVIII secolo e sede di un monastero , in seguito appartenuto al barone Perticone, ora riportato agli antichi splendori da una minuziosa opera di restauro conservativo, stupendo wine resort e luogo di bellezza e tranquillità dove poter degustare i pregiati vini della famiglia Masciarelli.
Gianni Masciarelli è stato un personaggio carismatico, dalla mente innovativa e tenace che ha fortemente creduto nelle potenzialità del territorio abruzzese e ha contribuito a rilanciare e fare apprezzare oltre i confini nazionali il Trebbiano ed il Montepulciano d’Abruzzo, unendo tradizione e valorizzazione dei vitigni autoctoni. L’azienda è ora portata avanti dalla moglie Marina Cvetić che,
con passione e impegno ha saputo proseguire il lavoro avviato insieme al marito con piglio imprenditoriale, ed è tra le 100 donne di successo del 2024 secondo la classifica di Forbes Italia.
La produzione vitivinicola – cui si affianca anche una piccola produzione di olio extravergine di oliva – conta oggi 22 etichette e 7 linee di prodotti: Villa Gemma, Iskra, Marina Cvetić, Castello di Semivicoli, Gianni Masciarelli, Linea Classica e La Botte di Gianni. Attraverso poi la Gianni’s selection vengono distribuiti prestigiosi marchi rappresentativi delle regioni enologichepiù interessanti d’Europa.
La magia del posto si percepisce dal primo momento, la maestosità dell’edificio si staglia su un cielo di un azzurro terso, infatti è una “location“ certificata tra i cieli più belli d’Italia per ammirare la volta stellata e la via Lattea in assenza di inquinamento luminoso. L’aria che si respira è pura e frizzante come quella di montagna, nessun rumore, solo il cinguettio di qualche passero di passaggio e il suono della brezza di mare tra i vigneti.


Veniamo accolti dal gentilissimo Sig. Pietro, hospitality manager, che ci fa da guida conducendoci alla scoperta del castello.

Sono tanti gli ambienti in cui ci soffermiamo ad ammirare l’antica bellezza delle architetture d’epoca, affiancate da raffinati oggetti dal design contemporaneo, in una commistione tra antico e moderno che li rende accoglienti e sorprendenti.

Nella bottaia ci sono ancora le enormi botti in legno di castagno per il vino che una volta era quello del barone, nel frantoio una enorme macina in pietra spicca come una scultura nella sala adibita bar, nella cappella privata si può godere di un momento di raccoglimento, e nel giardino segreto
assaporare il profumo delle rose e dell’erba tagliata.


All’interno sale affrescate, enormi camini, e tante finestre da cui la luce dorata di un bel pomeriggio estivo dona agli ambienti un’atmosfera incomparabile!

Ma il mio compito è scoprire gli altri “tesori” del castello e nella sala degustazione al piano terra il primo vino è il Trebbiano d’Abruzzo DOC Superiore Castello di Semivicoli 2022 (13,5%) che affina due anni in bottiglia, dal giallo paglierino brillante, profuma di fiori bianchi, mela e albicocca e sorprende per l’eleganza e la verticalità dei suoi sapori di frutta esotica, fiori di ginestra e biancospino che gli conferiscono un corpo pieno in perfetto equilibrio con la freschezza.

A seguire Trebbiano d’Abruzzo DOC Riserva Marina Cvetić 2023 (13,5%): prodotto con le uve coltivate attorno al castello, vinifica in legno e affina in barrique; ha fatto parte dei vini selezionati al G7 a Borgo Egnazia per accompagnare i piatti dello chef Massimo Bottura. Un vino “pensato per occupare un posto di riguardo nel gotha dei bianchi italiani”. Giallo vivo dai riflessi dorati, al naso offre un bouquet di frutta tropicale, spezie e miele d’acacia. Al palato è avvolgente e gourmand per le note di fieno maturo, caramello salato e mandorle che accompagnano un finale di intensa vivacità.
Il terzo bianco degustato fa parte della linea Villa Gemma Abruzzo Bianco DOC 2024 (13%) ed è un riuscitissimo blend dei più rappresentativi vitigni bianchi abruzzesi: Trebbiano, Pecorino e Cococciola coltivati sulle colline attorno a Chieti. Giallo paglierino cristallino brilla nel bicchiere e l’olfatto è deliziato da un trionfo di frutta tropicale, erbe aromatiche e leggere note floreali che ricordano il gelsomino. Nessun vitigno prevale sull’altro ma concorrono in perfetta armonia a dare un assaggio fresco e delicatamente sapido che invoglia al secondo sorso e chiude con un finale pulito.

Ad una degustazione di vini abruzzesi non poteva mancare il Cerasuolo e sempre della linea Villa Gemma ecco il Cerasuolo d’Abruzzo DOC Superiore 2024 (13,5%). Questo vino si è aggiudicato i 3 bicchieri del Gambero Rosso e stupisce per il suo colore rosa molto intenso ed un caratteristico profumo di melograno, frutti di bosco e rosa appassita. Godibilissimo il gusto di ciliegie, fiori rossi e bacche selvatiche sostenuto da lievi ed eleganti tannini.
Mancherebbe solo un rosso per concludere, ma Pietro suggerisce di provare un altro vino della linea Marina Cvetić, un Merlot IGT Terre Aquilane 2017 (14,5%). I vitigni crescono sull’altopiano di Ofena a più di 500 metri s.l.m. e beneficiano di una forte escursione termica, vista la vicinanza del Gran Sasso, che influenza in modo eccezionale la qualità delle uve. Il colore è di un viola inchiostro impenetrabile, l’impatto olfattivo di visciole e amarene è fortissimo ma si percepiscono anche note speziate, liquerizia e tabacco. Tannini eleganti e morbidi avvolgono la bocca in una sensazione appagante di (passatemi il termine) liquorosità. È un vino emozionante e indimenticabile!
Concludiamo questa gustosa degustazione, accompagnata da formaggi e salumi dei migliori produttori locali ed un pane fragrante opera dello chef del resort, con un Montepulciano d’Abruzzo DOC Riserva San Martino Rosso 2021 (14,5%) Marina Cvetić. Le uve provengono da cinque diverse parcelle, vinificate separatamente e poi assemblate in tini tronco conici per 18 mesi. Dal colore rosso rubino intenso, presenta i profumi di frutta rossa, ribes e viola; al palato è pieno ed armonioso e si evidenziano note di amarene sotto spirito, vaniglia e cuoio sorrette da una buona struttura tannica.
Lunga e piacevole la sua persistenza che lascia sul finale una scia speziata. Un vino strutturato ed elegante nel pieno rispetto della tradizione.
Ancora uno sguardo, lasciando il castello nella luce del tramonto, per imprimere nella memoria l’esperienza di aver vissuto un sogno!

“Go ahead. Bisogna innovare e investire, pensare positivo e divertirsi. Il mondo del vino è frizzante e pieno di stimoli oggi. Contemporaneo, ma allo stesso tempo tradizionale. Io penso sia giusto bilanciare entrambe le forze”. (Marina Cvetić)
Castello di Semivicoli, Via San Nicola 24, C. da Semivicoli, Casacanditella (CH).
Tel.0039 0871890045 info@castellodisemivicoli.it
Alcune foto del testo per gentile concessione dell’Azienda Masciarelli.

