NON SOLO NOBILTÀ

di Flaminia Casardi


Il quartiere Trieste non è solo ricco di Ville Storiche o reperti del bel tempo che fu, ma offre una serie di villini ottocenteschi, liberty e di quello stile da piccolo casale di campagna con la scala esterna, balconcini ricchi di vasetti di piante aromatiche, giardinetti nascosti, con colori che vanno dal rosso terroso al panna, anche semplicemente passeggiare o fare delle commissioni in questo quartiere è piacevole, certo sarebbe meglio avere i marciapiedi risanati, un’illuminazione adeguata, ma i romani sono pigri e si accontentano così, con qualche mugugno e blande proteste sui giornali. Nel mio gironzolare immagino la vita delle persone quando si avvicina l’ora di cena, mettono l’arrosto nel tegame, la base di olio, il vino, la carne che rosola, due carotine, le foglie di alloro, la cipolla che si brunisce sprigionando quel profumo di cucina, quando ci pensi affretti il passo per tornare a casa,

Cose semplici non tutto è nobiltà.

Il quartiere inizia a svilupparsi all’inizio del ‘900 tra le grandi vie, Salaria e Nomentana, e quelle minori, via Tagliamento e Corso Trieste. All’inizio si chiamò Quartiere Savoia, abitato solo da famiglie considerate di alto profilo, ma dopo la seconda guerra mondiale, andò via via imborghesendosi con la realizzazione di Piazza Verbano e delle palazzine circostanti, fu incorporato il Parchetto Nemorense e nacque Piazza Crati. Quest’ultima conta un mercato rionale di piccole dimensioni che la attraversa, circondato da un muretto ed elementi in ferro verde che delimitano la zona solo pedonale, sulla strada si affacciano un bar di delikatessen, un paio di ristorantini con il dehors, un negozio di vini sia pregiati che da mescita e vari negozietti storici, le case vanno da palazzetti ancora con il lora stemma nobiliare, a villini trasformati in gallerie d’arte, qualche panchina vicino al mercato e ancora muretti, cancelli, balconi e fregi formano un insieme godibile e di facile accesso, meglio sarebbe che il Comune di Roma si occupasse dei dissesti dei marciapiedi e così via, ma la mia è per così dire una considerazione gratuita.

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