L’ORIGINE DEL FENOMENO DEL CINEPANETTONE

di Nicoletta Calabrese


Cortina d’Ampezzo. 1983. Sulle note di “Moonlight Shadow” di Mike Oldfield si apre quello che può essere definito il primo cinepanettone della storia, firmato fratelli Vanzina, i quali riproporranno questo stesso brano anche per “Vacanze di Natale 2000” forse per creare una continuità con il passato in attesa del nuovo millennio. Al grande pubblico il cinepanettone è noto per alcune caratteristiche che ricorrono nella moltitudine dei lungometraggi attribuibili a questo genere; si tratta di film comici corali basati su una comicità semplice ed immediata affidata a personaggi estremamente caratteristici, quasi stereotipati, interpretati da attori che godono di una grande fama. Ricorrono delle dinamiche come ad esempio il tradimento, gli amori nostalgici, la contrapposizione tra ceto borghese benestante e il ceto popolare…

Il successo di questi film è dovuto anche al fatto che soddisfano quel piacere voyeuristico innato nell’uomo il quale ama scoprire luoghi lontani, mete non quotidiane per avere l’illusione di aver visto e vissuto esperienze nuove. I primi che ne compresero l’importanza furono proprio i padri del cinema, i fratelli Lumière, che regalarono al pubblico dell’epoca moltissime vedute di paesaggi di differenti città. Nonostante molti cinepanettoni siano stati ambientati in Africa, in Brasile, in America… la meta senz’altro più celebre e simbolica è Cortina d’Ampezzo. Qui Christian de Sica, Jerry Calà, Stefania Sandrelli, Claudio Amendola, Karina Huff…e molti altri si fanno portavoce di quella che era l’Italia degli anni’80 e della ventata di rinnovamento che stava investendo la penisola. L’arroganza, l’ambizione, il classismo ma anche la purezza, la speranza e l’ingenuità verso un futuro che sarà sono i sentimenti prevalenti. Protagoniste di questo primo cinepanettone sono due famiglie, una benestante e l’altra umile, che si ritrovano nella lussuosa residenza invernale e verranno a contatto per merito o per colpa dei loro figli. Altro protagonista è un cantante di piano bar donnaiolo, passatempo preferito delle molte donne sposate e annoiate. Un altro elemento caratteristico del cinepanettone è infatti la reiterata esibizione di corpi femminili. “Vacanze di Natale 1983” è un film in cui i veri protagonisti sono le avventure dei giovani con le loro speranze, la loro voglia di innamorarsi, di divertirsi e di abbattere quelle differenze di status sociale che gli adulti proprio non riescono a superare.

Se il film di Carlo Vanzina può essere considerato come il primo cinepanettone in realtà trattando questo ambito non si può fare a meno di citare “Vacanze d’inverno” di Camillo Mastrocinque, antesignano del genere essendo un lungometraggio del 1959. Si tratta anche questo di un film corale ma spiccano le interpretazioni di Alberto Sordi e Vittorio de Sica nei panni rispettivamente di un padre ragioniere che accompagna la figlia in una vacanza a Cortina vinta grazie ad un concorso, e un elegantissimo capoportiere del Grand Hotel. A queste due vicende si intrecciano le storie di due signore insoddisfatte dei loro matrimoni e di una diva che desidera ansiosamente di sposare un principe. Le similitudini tematiche tra i due film sono evidenti così come è chiaro l’omaggio che i Vanzina hanno voluto fare al film di Mastrocinque differenziando però il punto di vista affidandolo non più ai padri ma ai figli. Il cinepanettone oltre ad essere un vero e proprio genere cinematografico è anche un fenomeno culturale e sociale poiché tutt’oggi riesce a riempire le sale cinematografiche. Le battute rimangono impresse e diventano frasi proverbiali utilizzate quotidianamente e il web ancora utilizza frame di scene cult per crearne famosi meme virali.


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