L’IDEA DI UN NUOVO PLANTARE COME CORRETTORE DELLO SQUILIBRIO POSTURALE
di Giuseppe Lucattelli
Insieme a orecchio, vestibolo, occhio, anche il piede fa parte di quelle strutture anatomiche preposte al controllo della postura.
Del resto, se ci pensiamo bene, il piede è l’unica parte del nostro corpo ad avere un vero e proprio contatto con il mondo che ci circonda.
Da qui la grande importanza che riveste il piede e soprattutto l’importanza che riveste una sua corretta postura.
Quando l’appoggio plantare, per cause congenite o acquisite subisce un’alterazione, oltre a risentirne il piede stesso, è tutto lo scheletro che va incontro ad un vero e proprio squilibrio.
Alla domanda se sia sempre necessario intervenire chirurgicamente nel piede al fine di ripristinare una corretta postura dello stesso, la risposta è: assolutamente no!!
Consultando infatti uno Specialista del Piede od un Podologo si arriverà, il più delle volte, dopo una attenta analisi del passo, a vedersi prescrivere dei plantari atti a correggere certuni difetti di appoggio.
Ma qual è il plantare ideale?
Esistono plantari cosiddetti tradizionali che tutti conoscono ma anni di studio sul piede e postura plantare mi hanno portato a ideare e realizzare un plantare dalle caratteristiche uniche.
Un plantare molto sottile, realizzato con materiali termoformabili, che esplica la sua attività attraverso dei cuscinetti morbidi che, opportunamente posizionati, vanno ad esercitare un’azione di massaggio dei muscoli situati nella pianta del piede.
Questo produce un aumento del tono e trofismo di detti muscoli, migliorandone la loro attività che porta, come risultato finale, una migliore postura plantare e di conseguenza un riequilibrio dell’intero apparato muscolo scheletrico e delle catene muscolari che salgono verso l’alto.
Se partiamo dal concetto che gran parte delle cause che possono determinare l’insorgere di molte patologie del piede possono essere riconducibili all’ipotrofia che si viene a generare nei muscoli intrinseci del piede, possiamo capire come, andando a stimolare detti muscoli, è possibile un recupero di un corretto assetto plantare.
Con esso garantiamo anche un riequilibrio di tutto lo scheletro, con benefici a tutti i segmenti scheletrici sovrastanti (ginocchia, anche, bacino, colonna vertebrale) ma anche tendini e legamenti. Verrà favorita anche una migliore performance della pompa vascolare venosa presente sotto la pianta del piede, che agirà sul ritorno del sangue verso il cuore evitando così quei gonfiori alle gambe, le vene varicose, e le vasculiti capillari.
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