LA TORTA PARADISO

di Paola Sansalone


WOMENLIFE, in questo nuovo numero, vanta uno Special Guest: la squadra vincente de IL PARADISO DELLE SIGNORE quindi la scelta della ricetta da raccontare è stata immediata, la Torta Paradiso.

Questa torta è parte della storia delle nostre tradizioni regionali, appartiene alle terre lombarde e più specificatamente a Pavia, nasce dalle mani di un frate erborista della Certosa e, per questa ragione, fu anche definita torta celestiale, perché soffice, leggera ma piena di gusto. Nel 1878 la ricetta venne codificata da Enrico Vigoni Patron dell’omonima Pasticceria tuttora famosa per la ricetta originale, ovviamente segreta.

Nonostante la sua apparente semplicità, la Torta Paradiso nasconde delle piccole insidie che, in questa Speciale Edizione, ho cercato di semplificare per far sì che possiate riuscire con grande soddisfazione. La presento accompagnata dalle Amarene Fabbri, per spezzare la dolcezza dello zucchero a velo con l’acidità ed il piacere dell’asprezza naturale delle amarene. Le Amarene Fabbri nascono nel 1905 e verso la fine degli anni 50 (stesso periodo di ambientazione del Paradiso delle Signore), furono protagoniste di un boom commerciale con la loro confezione in vaso di vetro gigante con i disegni floreali blu. Tuttora questa delizia, tutta Italiana, rappresenta un’icona del nostro gusto nel mondo.

Buon divertimento!


INGREDIENTI:

200 gr burro

200 gr zucchero a velo

4 uova medie

30 gr tuorli

40 gr latte

40 gr olio di semi

125 gr farina

125 gr fecola di patate

10 gr lievito

1 pizzico di sale

1 limone non trattato dal quale grattuggerete solo la buccia

1 vaso piccolo di variegato di Amarene Fabbri


PREPARAZIONE:

Tiriamo fuori dal frigo il burro, almeno 90/120 mnt prima, tagliamolo a cubetti e lasciamolo ammorbidirsi fino al punto che se lo schiacciate con una forchetta è completamente penetrabile.

Se avete una planetaria, la utilizzerei a bassa /media velocità, sarà più comodo aggiungere gli ingredienti via via senza smettere di montare l’impasto. Qualora non l’aveste, si raggiunge comunque un ottimo risultato usando una ciotola non troppo larga e delle fruste elettriche, ad una bassa velocità (1 max 2).

Scegliete una ciotola che non abbia una base troppo larga, inserite il burro ormai morbido e lo zucchero a velo e montate per circa 10 minuti, otterrete una crema al burro. Aggiungete 1 uovo alla volta e non passate al successivo fino a che il precedente non sarà tutto assorbito. Passate ai tuorli, inserendoli a filo e molto lentamente. Quando anche questi saranno stati ben assorbiti aggiungete il latte facendolo cadere a filo sul laterale della ciotola e per ultimo l’olio di semi sempre a filo. L’inserimento di questo ultimo grasso farà sì che il composto si monti sempre di più. Se state usando la planetaria, lasciatela sempre in funzione a bassa velocità; se invece state usando uno sbattitore elettrico e potete contare sull’ aiuto di qualcuno fatevi aiutare per continuare a montarlo oppure fermatevi un attimo prima di procedere. In una piccola ciotola avrete miscelato insieme le polveri con l’aiuto di un passino, farina, fecola, lievito, sale. Aggiungete le polveri miscelate, 2 cucchiai alla volta al composto, montando sempre con le fruste o in planetaria.

Quando le polveri saranno tutte assorbite il composto sarà pronto. Versate in una teglia tonda del diametro di 20/22 cm max dopo averla imburrata e sfarinata e cuocete in forno, preriscaldato a 170°, in modalità statica per 45/50 minuti. Una volta cotta fatela ben raffreddare prima di capovolgerla su un piatto da portata o una alzatina da dolce e spolverate con lo zucchero a velo. Aggiungete al centro della torta 6/7 amarene del variegato. Servite a fette aggiungendo del variegato sulla fetta.

Per una riuscita sicura senza sorprese vi consiglio:

accendete per prima cosa il forno, sarà così a temperatura quando avrete finito il composto

2 preparate tutti gli ingredienti pesati e divisi in ciotoline o bicchieri prima di iniziare

3 fate freddare bene il dolce, non abbiate fretta 

4 usate una forma a cerniera, aprendo il gancio potrete facilmente sformare il dolce

Un dolce perfetto per la colazione, adatto per il tè del pomeriggio ed anche a fine cena in autunno e inverno, buona degustazione.


mail: paolasansalone@womenlife.it