LA CHIESA DELL’ALTROVE
di Alessandro Servoli
La cultura italiana fino a pochi anni fa era libera da certe dipendenze socio culturali financo religiose tipiche del mondo anglosassone ed in particolare americano.
Oggi, vuoi per il processo di globalizzazione, vuoi per scelte condizionate e distruttive dei nostri valori fondanti, siamo, a tutti gli effetti, diventati strumento di un percorso socio culturale mille miglia lontano dal nostro DNA; le giovani generazioni si trovano già “impostate” ad accettare
questa specie di “nuovo”, per chi invece, come il sottoscritto, non ha subito questa mutazione,
è costretto ad assistere ad un percorso involutivo, per certi aspetti comico, per altri tragicomico fino a quello, oserei dire, distruttivo del piano politico sociale ed istituzionale.
Ho avuto bisogno di questa premessa per avere libero accesso ad una valutazione, del tutto personale, della notizia in oggetto comparsa in questi giorni su tutti i giornali:
La Chiesa dell’Altrove – Il Messaggio di Beppe Grillo
Non si può esprimere un giudizio su questa ultima boutade del comico genovese se prima non si ripercorre una breve storia del suo iter professionale e politico: entra in televisione nel 1977 con
Pippo Baudo, dopo un discreto successo in varie serie televisive, nel 1989, al festival di Sanremo
Iniziano i suoi attacchi al vetriolo al mondo della politica; nel 1990, un suo monologo furente, viene interrotto, bruscamente, da Baudo e, di seguito, messo fuori dal circuito televisivo; nel 1994 altro dirompente attacco su RAI 1 su SIP, Telecom ecc.; negli anni successivi tra silenzi imposti e grandi scalpori mediatici, il Vaffanculo Day dell’8 settembre 2007 e il tentativo di
RIPULIRE il Parlamento, arriva all’ autunno del 2009 e fonda con Alberto Casaleggio un nuovo partito: Movimento 5 Stelle .
Da questo momento tutti noi possiamo trarne le personali valutazioni fino ai giorni nostri, al suo parziale distacco dal movimento, alla successiva scissione e debacle elettorale dei 5 stelle, alla nascita di un nuovo percorso politico a guida Giuseppe Conte.
Arriviamo alle ultime ore,
il sottoscritto, come, credo, molti Italiani speravamo su una uscita di scena del personaggio, in considerazione della sua età (75 anni), e delle molteplici boutades alle quali siamo stati costretti in questi lunghi anni, invece NO! Salvo ulteriori anticipi di dirompente effetto mediatico, dovremo attendere lo Show teatrale “Io sono il Peggiore” che debutterà ad Orvieto il 15 febbraio.
In questo frangente, il comico continua a predicare l’ALTROVISMO, un nuovo credo religioso inserito nella Chiesa dell’Altrove.
Credo che nessuno oggi possa anticipare una valutazione su un progetto altamente e volutamente criptico.
Sarà una nuova Chiesa e come tale avrà un suo capo fondatore e, di seguito, uno stuolo di fedeli e di militanti al seguito, con tutti gli apparati strutturali ed economici come le Chiese americane ci hanno insegnato o sarà invece l’ennesima performance teatrale che si dilungherà sul territorio italiano in molteplici rappresentazioni ( 16 tappe ) per concludersi il 16 aprile a Lugano ?
Ai sopravvissuti l’ardua sentenza, a noi comuni mortali un’amara valutazione sul decadimento culturale, sociale e politico della nostra Italia che, a mio avviso, ha perso in questi anni la capacità di scrivere pagine di storia degne del proprio retaggio democratico, liberale, europeo.
Certe frange, anche consistenti, di elettori e di cittadini sta perdendo il senso critico, la capacità di valutazione oggettiva di ruolo e di appartenenza fino ad arrivare alla messa in discussione di valori, per molti di noi fondanti, sul piano culturale financo religioso, tanto da prestare attenzione e condivisione con un cabarettista da strada che fonda una nuova dottrina.
Per chi come me è sulla via del tramonto, per quanto difficile sia accettare questa discesa libera, sarà sempre una breve discesa ma per i nostri figli e nipoti, sempre nel rispetto delle loro idee e del loro credo o non credo, quale prospettiva si sta aprendo?
Rimarrà un percorso libero e di libero arbitrio o questa sordida quanto silenziosa e penetrante infiltrazione arriverà a massificare il loro pensiero e, di conseguenza, il loro modello di vita?
Il tempo o meglio la storia è maestra ed anche in questa piccola pagina di modestissima qualità culturale saprà metterci la sua impronta.